Il 25 novembre è la Giornata Internazionale per leliminazione della violenza contro le donne, scelta dallAssemblea Generale delle Nazioni Unite nel 1999.
Sono passati ventun anni, ma purtroppo cè ancora tanto da fare, ogni giorno.
La violenza contro le donne è una violazione dei diritti umani; una forma di discriminazione comprendente tutti gli atti di violenza che provocano sofferenze di natura fisica, sessuale e psicologica, comprese le minacce.
Tra il 2000 e il 2018 in Italia si sono verificati 3.100 casi di Femminicidio, in media 3+ a settimana, con il 72% delle vittime uccise da un parente, da un partner o da un ex partner. Il 25% per liti o dissapori, il 22,2% per disturbi psichici, il 12% per disabilità della vittima, il 30,6% per possesso/motivi passionali.
Secondo i dati diffusi il 20 novembre 2019 dal rapporto Femminicidio e violenza di genere in Italia, la violenza di genere non cala. Nel 2018 sono stati 142 i femminicidi, + 0,7% sullanno precedente, di cui 78 per mano di partner o ex partner (fonte Banca Dati EURES).
Durante il lockdown, ha svolto un ruolo importante il servizio 1522, Numero Verde Nazionale Anti Violenza e Stalking.
Il numero delle chiamate sia telefoniche sia via chat nel periodo compreso tra marzo e giugno 2020 è più che raddoppiato rispetto allo stesso periodo dellanno precedente (+119,6%), passando da 6.956 a 15.280. La crescita delle richieste di aiuto tramite chat è quintuplicata passando da 417 a 2.666 messaggi.
Il numero verde, durante il periodo di lockdown, ha fornito informazioni e consulenze anche a diversi ed eterogenei necessità di aiuto indicando numeri utili di supporto sociale e psicologico (2.979 pari al 19,5% del totale), a testimonianza della funzione di vicinanza che questo servizio ha erogato in un particolare momento di crisi. Mentre il 77,2% delle vittime è stato inviato ad altri servizi (fonte ISTAT).
E sempre fondamentale tenere altra lattenzione su queste tematiche. La realtà è comunque più complessa delle statistiche. Ci sono persone che subiscono violenza e che non hanno la forza di denunciare.
GIORNATA INTERNAZIONALE PER L'ELIMINAZIONE DELLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE : GLI EVENTI A SAMARATE
Per onorare la Giornata Internazionale per leliminazione della violenza contro le donne lAmministrazione Comunale, ha organizzato per sabato 28 novembre dalle ore 21.00 la visione gratuita dello spettacolo teatrale Ti amo da morirNe. La proiezione sarà online in modalità ON DEMAND, per 24 ore, sulla home pagedel sito istituzionale del Comune (video in primo piano) www.comune.samarate.va.it
Inoltre, in collaborazione con la Fondazione Montevecchio, per qualche giorno saranno illuminate di rosso alcune stanze di Villa Montevecchio, e prenderà nuovamente forma il Muro delle Bambole (Wall of Dolls), che verrà esposto allingresso esterno del Comune di Samarate.
Il Muro delle Bambole è uninstallazione artistica che vuole rendere percepibile e visibile il femminicidio e la violenza perpetrata sulle donne.
Parte da uniniziativa nata nel 2013 sul muro di via De Amicis a Milano, che riprende una tradizione indiana per cui si appende sulla porta di casa una bambola ogni volta che una donna che vi abita subisce soprusi. Un progetto dal forte impatto visivo che vuole scuotere, da dentro, gli animi di ciascun cittadino.
Iniziativa voluta fortemente, con successo, lo scorso anno da Eliseo Sanfelice, Presidente di Fondazione Montevecchio, insieme al suo CDA, proseguendo nel segno dellimpegno su questo tema iniziato con la panchina rossa installata nel 2017 presso il Parco della Villa, ai tempi della Presidenza di Tiziano Zocchi.
Il Wall of Dolls fu realizzato sul muro di cinta del parco del Montevecchio, e da oggi tornerà ad essere protagonista.
L'installazione, donata questanno allAmministrazione Comunale da Fondazione Montevecchio, prenderà una forma itinerante: il Sindaco Enrico Puricelli e l'Assessore alla Famiglia e Assistenza Sociale Nicoletta Alampi ogni anno ricorderanno questa data proponendo l'installazione in un luogo sempre diverso della città.
E sempre fondamentale tenere altra lattenzione su queste tematiche. Ci sono persone che subiscono violenza e che non hanno la forza di denunciare.
La sottolineatura arriva dallAssessore Nicoletta Alampi : <<Alla luce dei recenti fatti di cronaca, voglio fare un appello ufficiale alle donne di tutte le età su un tema purtroppo molto attuale quello del revenge porn>>.
Con l'entrata in vigore della legge n. 69 del 19 luglio 2019, (nota come Codice Rosso) a tutela delle donne e dei soggetti deboli che subiscono violenze, per atti persecutori e maltrattamenti, viene finalmente punita la diffusione illecita di immagini e/o video sessualmente espliciti (art. 612 ter c.p.) . Sono oltre mille le indagini aperte in Italia per revenge porn.
<<Non date assolutamente questo materiale a nessuno perché da un momento allaltro potrebbe ripercuotersi negativamente nei vostri confronti. Non prendete con leggerezza questa questione, dobbiamo essere consapevoli dei rischi a cui si va incontro. Ognuno di noi deve essere cittadino responsabile nellinterrompere immediatamente la condivisione di immagini e/o video sessualmente espliciti. La Legge parla chiaro e punisce anche terze persone, che condividono lo stesso.>>
Cè bisogno di un grande cambiamento culturale, che deve partire dai nostri ragazzi.
<< La scuola deve essere uno dei luoghi preposti alleducazione alla non violenza affinchè i nostri ragazzi diventino cittadini informati e responsabili>> - ribadisce Alampi - << Troppo spesso si è solidali solamente di facciata ma poi, nella vita di tutti i giorni, si è pronti a giudicare le donne come responsabili e non vittime del reato subito: la violenza non può avere ragioni. Prendete sempre una posizione, siate coraggiose. tutte insieme, possiamo essere promotrici di un grande cambiamento culturale >>.