Comune Samarate
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Uomini e donne che onorano Samarate

padre daniele da samarate

Padre Daniele da Samarate

Nasce a San Macario nel 1876 dove viene battezzato col nome di Felice Rossini. Da ragazzo si trasferisce coi genitori a Samarate, dove matura la vocazione religiosa. Diventa Frate Cappuccino; è poi Missionario in Brasile. Fonda molte scuole e istituti. Divenuto in seguito Missionario dei lebbrosi, viene definito l’“Apostolo dei Lebbrosi”. Contrae la malattia e muore per lebbra nel 1924 a Tocunduba nel Brasile. Dal 1997 è “Servo di Dio”. L’Amministrazione samaratese ha posto a suo ricordo una lapide sulla casa natale di San Macario; ha dedicato a suo nome la strada nativa e la Scuola Media di Samarate e ha posto una statua che lo raffigura nel Parco cittadino della Villa Montevecchio.

Beata Giuliana Puricelli

La Monaca Giuliana Puricelli è nota per la sua eroica vita di clausura e di penitenza all’epoca di S. Carlo. Benché ci sia polemica tra Busto Arsizio e Verghera per reclamarne i natali, è certo che la Beata Giuliana Puricelli sia nata alle “Cascine di Verghera”, anche se allora erano soggette a Busto Arsizio. Samarate le ha dedicato una statua nella Piazza principale e una strada.

E’ nato a Samarate nel 1816. Grande medico e patriota, partecipa con Garibaldi a molte imprese; fonda a Samarate la Guardia Nazionale e ne diviene Capitano. Partecipa alla Carboneria e alle Cinque Giornate di Milano. Diviene Sindaco di Samarate e pubblica diversi volumi e saggi sulle condizioni delle popolazioni di allora, sulle malattie della povera gente e sulla situazione dell’agricoltura nel gallaratese. Sia Samarate che Milano e Gallarate hanno a lui intitolato una strada.

Nasce a Samarate nel 1853. Dapprima lavoratore dipendente, diviene poi grande industriale a Monza e il suo cappellificio è definito a quell’epoca il migliore del mondo. È amministratore e benefattore sia a Monza che a Samarate, dove diviene anche Sindaco. Anche il suo nome è legato al lascito dell’Asilo Infantile di Samarate. E’ di sua committenza la pregevole Villa Ricci al Montevecchio terminata nel 1898. Diviene “Cavaliere del Lavoro” e è iscritto fra i Cittadini Benemeriti del Comune. A lui è intitolata una Via di Samarate.

Nasce a San Macario. Unico erede dei marchesi Mantegazza, è uno zelante sacerdote, fine studioso e diplomatico; diviene Vescovo di Famagosta e Ausiliare della Diocesi di Milano. A sue spese ingrandisce la chiesa parrocchiale di San Macario.Muore nel settembre del 1902 e ancor oggi nella chiesa di San Macario vi è un busto in marmo del Vescovo, opera del Carminati e omaggio della popolazione dopo la sua morte.

 


 
 
 
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